Due parole. Un nome e un cognome.
- Lorenzo Franchini
- 28 lug
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 1 ago
Due parole. Un nome e un cognome.
Due parole scritte di pugno dopo averne messe in fila 49.344 battendo 295.911 caratteri sulla tastiera del portatile.

Due sole parole senza le quali un testo di 148 cartelle editoriali (a mio giudizio molto interessante e altrettanto divertente!) sarebbe rimasto soltanto un manoscritto posteggiato nel fatidico cassetto.
Ora però, in virtù di queste due paroline vergate a penna in calce a un noioso atto di tre sole misere paginette fitte di clausole e condizioni, quel testo si evolverà in libro.
Il mio nuovo libro!
Il calendario editoriale ne ha programmato l'uscita nella seconda parte del primo semestre del 2026, ciò significa che sarà nelle librerie nel corso della primavera del prossimo anno.
I tempi biblici dell'editoria sono qualcosa a cui non è facile abituarsi, ma se c'è una cosa che ho imparato è che tutto questo tempo, questi otto o nove mesi (fateci caso, la durata di una gestazione!), sono un tempo prezioso.
Un percorso fondamentale per la nascita di un libro, che deve poter contare su una solida programmazione per affrontare al meglio quella che sarà poi la sua vita di prodotto commerciale.
Un percorso indispensabile per il testo e per l'autore, che dal confronto con il professionista che lo affiancherà nell'editing oltre a migliorare il suo scritto ne uscirà migliore pure lui (anche se io amo/odio la fase dell'editing, un lavoro capace di essere tanto esaltante quanto frustrante).
Che altro dire?, ah, sì... che sono mooolto contento!
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