La Vespa utilizzata da Nanni Moretti per le riprese del suo celebre film "Caro Diario" diventa a tutti gli effetti un pezzo da museo. Ad aggiudicarsi il privilegio di poter esporre al pubblico il prestigioso scooter non è stato come si potrebbe pensare il museo aziendale della Piaggio in quel di Pontedera, bensì il Museo Nazionale del Cinema di Torino che ha la sua suggestiva sede all'interno della celebre Mole Antonelliana.
Questa Vespa, che venne utilizzata durante le riprese del film, non era un oggetto di scena preso a bella posta per l'occasione ma era proprio la Vespa di proprietà del regista e interprete, Nanni Moretti. Lo scooter era da lui utilizzato abitualmente come mezzo di trasporto, cosa che ha continuato a fare fino a un paio d'anni fa quando un incidente stradale con modeste conseguenze fisiche per Moretti fu invece fatale per la sua Vespa.
Gli appassionati da sempre hanno opinioni contrastanti riguardo quale sia l'esatto modello, la maggior parte ritiene possa essere una "Sprint Veloce 150" nonostante alcuni particolari - tipo il fanale posteriore - non siano propri di quello specifico modello e portino a pensare possa trattarsi di una GTR, l'anno di produzione probabilmente il 1974 stando ai numeri di immatricolazione della targa.
A partire dal 15 novembre la Vespa di "Caro Diario" - dopo un attento restauro che ha cancellato le tracce lasciate dall'incidente - sarà esposta in uno spazio apposito a lei dedicato. Dice il presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino Sergio Toffetti: ""Non è un semplice mezzo di trasporto ma la co-protagonista del personaggio interpretato da Moretti e la complice compagna del suo girovagare per la città e del suo riflettere su cinema, urbanistica, ballo, sociologia, in un viaggio che ci svela pensieri e personalità del regista".
La popolarità di questo film e di questa Vespa è trasversale tanto che nei primi mesi del 2018 si era già tornati a parlare del fenomeno "Caro Diario" in quanto il popolare videogioco GTA Grand Theft Auto aveva celebrato a suo modo Moretti, la sua Vespa e il suo film riproducendo in una fase del gioco una delle scene più celebri del film girata per le desolate strade del quartiere di Spinaceto, nella periferia della capitale.